La meditazione di questa domenica ci collega alla domenica delle Palme. La tentazione di Gesù nel deserto ci invita a vivere la fede con la consapevolezza che ci sarà sempre la tentazione che ci offre una via più facile: La menzogna.
La tentazione del maligno, in sintesi, è questa : La menzogna sulla verità e lo fa in modo subdolo:”Far passare il male per bene”.
Anche se nel vangelo di Marco non vengono menzionate le tre tentazioni come negli altri vangeli, ricordiamo sicuramente la prima: Quella di trasformare le pietre in pane. È come dire:”Anche se rubi e dai ai poveri, non è peccato”.
Non pensiamo che la carità sia il motto di Robin Hood :”Rubare ai ricchi per darlo ai poveri”.
Prima vi dicevo che questa domenica si collega alla domenica delle Palme perché in quell’occasione ascolteremo il Vangelo della passione e mi viene da pensare che in quel momento ci sarà una folla che acclama Gesù come re e in tre giorni poi si arriverà al supplizio della croce.
La motivazione sarà che Gesù si è proclamato re.
Tomas Elliot scriveva:”Per sette anni siamo vissuti in quiete e riuscimmo a schivar da noi l’attenzione, vivendo e in parte vivendo”.
Noi preferiamo vivere così, cioè nella tranquillità :”Vivendo e non vivendo”.
Oppure pensiamo alla 2^ tentazione: “Buttati dal tempio e gli angeli ti prenderanno…” Abbiamo presente come ci comportiamo noi più piccoli?
Aspettiamo che sia sempre un altro a fare le cose.
Lo stesso noi adulti: Aspettiamo sempre il miracolo.
A voi più piccoli, per aiutarvi a comprendere il vangelo di oggi, ricordo di immaginare la favola di “Biancaneve e i 7 nani”. Vi ricordate la strega che si traveste da buona vecchietta ed offre una mela avvelenata a Biancaneve? L’inganno.
Ai grandi, invece, ricordo quello che scrisse Alphonse de Lamartine: “Con tutto l’oro del mondo non si può comprare un battito di cuore né un lampo di tenerezza”.