lunedì, 25 Novembre 2024
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omelia: inizio anno catechistico domenica 22 ottobre 2023



Oggi iniziamo l’anno catechistico, un’occasione in cui viviamo questo tempo che verrà con la gioia di ricordare (riportare al cuore) l’esperienza alla fede che già ci hanno insegnato i nostri genitori e che ora viviamo anche con le catechiste/i.
Mi colpiva una riflessione di alcuni giovani che si riferivano a dei loro coetanei: ”Mi interessava il loro modo di vivere così intenso, così aperto, così innamorato della vita. Avrei voluto rubare i loro occhi per portarli sempre con me. Avevo sete della loro felicità».
Gli educatori comunicano la loro esperienza di fede e la vogliono vivere con voi.
“Il catechista è un cristiano che porta in sé la memoria di Dio, si lascia guidare dalla memoria di Dio in tutta la sua vita e la sa risvegliare nel cuore degli altri”.(Papa Francesco)
Il catechismo non è un cammino forzato alla Prima Comunione o alla Confessione e Cresima.
È deludente anche per noi educatori adulti pensare questo.
Il catechismo è la gioia di vivere insieme la fede in Gesù.
E chi lo fa per la prima volta e mi riferisco anche ai genitori, perché loro per primi sono coinvolti, spero che succeda quello che è avvenuto per un amico che un giorno disse di altri che vivono un cammino di fede più impegnativo:” Quello che più mi stupisce è che voi non vi fermate a dire che “Cristo c’è”, quello lo faccio anch’io, ma voi Lo cercate».
Il catechismo ci aiuta a cercare sempre.
Per cercare Gesù, dobbiamo saper scoprire però che è un tesoro vero.
Pensiamo al Vangelo: ”Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
Se per noi è più importante altro, diremmo “Cesare” che sia il dormire fino a tardi la domenica mattina , il calcio, la danza o anche il solo stare a giocare al telefono ecc… come possiamo riconoscere che il vero tesoro è Gesù? Tutto quello che noi facciamo non dico che è sbagliato, però Gesù non è un qualcosa che io metto lì solo perché ho trovato un buco libero nella giornata o peggio, come succede, “Visto che piove e non andiamo a calcio, veniamo al catechismo”.
Riconoscere Gesù come tesoro! Questo ci porta a fare un cammino vero.
Perché è importante il catechismo?
Ve lo spiego con un pensiero del nostro Papa:“Nessuno diventa cristiano da sé. Non si fanno cristiani in laboratorio. Il cristiano è parte di un popolo che viene da lontano. Il cristiano appartiene a un popolo che si chiama Chiesa e questa Chiesa lo fa cristiano nel giorno del Battesimo e poi nel percorso della catechesi e così via”.
Anche san Paolo lo dice nella lettura che abbiamo ascoltato: “Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione”.