venerdì, 22 Novembre 2024
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omelia domenica FESTA DI CRISTO RE – ANNO C (domenica 20 novembre 2022)


La festa di oggi conclude il tempo ordinario.
Domenica prossima inizieremo il tempo di Avvento.
Il nuovo anno liturgico ci invita a riflettere sul dono che Cristo è Re, cioè,
servizio verso l’uomo.
Questo re ama l’uomo e offre tutto se stesso affinché l’uomo riconosca il
bisogno più vero che va al di là di ciò che, diremo, può offrire un “re
politico” il quale può avere varie sfaccettature, sia egli un professionista o
altro che ti può promettere o dare ciò di cui hai bisogno in questo mondo.
Gesù va oltre a tutto questo. Nella sua regalità offre a noi un bene
assoluto che solo Lui può dare:
”Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».
Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Questo è il vero bene assoluto.
Come rifletteremo anche domani, festa della Madonna, voglio spiegare
meglio questo passaggio.
Mi piace riportare quel passo di un romanzo sul Buon ladrone in cui
l’autore concludeva così:
Se pensiamo alla domanda che fa il buon ladrone “Gesù ricordati di me
quando entrerai nel tuo regno”, non c’è il punto interrogativo, cioè, non
aspetta una conferma da parte di Gesù. Si affida a Lui”.

La fede è affidarsi ad un altro.
Se questo altro è un Altro con la “A” maiuscola, allora abbiamo compreso
che fede è vivere un avvenimento. Non è, cioè, un qualcosa di nostro ma
viene fuori di noi.
Questo non riuscivano, invece, a comprenderlo coloro che stavano sotto
la croce e deridevano Gesù:
”In quel tempo, dopo che ebbero crocifisso Gesù, il popolo stava a vedere
I capi, invece, deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso,
se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».​
Anche i soldati lo deridevano. Gli si accostavano per porgergli dell’aceto e
dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso»

Ho sempre pensato che il più grande dramma e dolore di Gesù sulla
croce, sia stato proprio questo: Il momento in cui non viene riconosciuto,
dopo aver dimostrato che Lui è realmente il re, il Figlio di Dio.
Ma non è sceso dalla croce. Perché?
Perché le persone non avrebbero più creduto per fede ma per costrizione
e sarebbero state costrette ad ammettere la verità.
Dio, invece, ci offre un amore che vuole sia condiviso e non costretto.
Non riusciremo mai a comprendere questo amore, questa libertà, ma
possiamo viverla:Essere come il buon ladrone che si affida al Suo amore.
Concludo con un passo bellissimo di Don Tonino Bello che ci aiuta a
riscoprire questo amore che va oltre la morte e che ci accompagna alla
Resurrezione
Coraggio, fratello che soffri.
C’è anche per te
una deposizione dalla croce.
C’è anche per te una pietà sovrumana.
Ecco già una mano forata
che schioda dal legno la tua…
Coraggio.
Mancano pochi istanti alle tre del tuo pomeriggio.
Tra poco, il buio cederà il posto alla luce,
la terra riacquisterà i suoi colori
e il sole della Pasqua
irromperà tra le nuvole in fuga.