venerdì, 22 Novembre 2024
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omelia MATRIMONIO Silvana e Nicola (30 luglio 2022)


Nel sacramento del Matrimonio noi viviamo l’occasione della gioia del dono di essere famiglia e festeggiamo anche una nuova famiglia.
La bellezza di vivere insieme non è soltanto cercarsi e ritrovarsi, ma vivere insieme per sempre, avere un unico sguardo, avere, cioè, la certezza che l’altro è il tutto che Dio ti ha posto accanto come dono e tu, con la tua scelta, hai aderito alla vocazione di Dio.
Non dobbiamo mai perdere la speranza in Dio che ci ha uniti.
Il sacramento del Matrimonio è la certezza che la grazia dello Spirito Santo unisce i cuori e non i corpi.
Unisce perché anche noi abbiamo bisogno di testimoni dell’amore di Dio. Siete e rimanete testimoni dell’amore!
Preghiamo per voi perché, come il fuoco che va sempre alimentato, rimanga sempre viva la meraviglia dell’amore.
Non basta la ricchezza del dono dei figli. Ci vuole la consapevolezza di essere famiglia. Non basta la certezza della fedeltà, ci vuole la consapevolezza che l’altro è tutto per me. Ci vuole, cioè, la consapevolezza e la ragionevolezza della fede.
Un autore scriveva: ”L’intelligenza è come un paracadute. Funziona bene solo se è aperto”.
Aprite ogni giorno il cuore alla novità che Dio porrà davanti ai vostri passi!
Ciò che verrà sarà sempre nuovo. Gli adulti daranno dei consigli in base alla loro esperienza, ma voi vivrete il nuovo con il dono della tradizione che portate con voi.
La vera ricchezza non è ciò che possediamo, ma ciò che assaporiamo.
Questo è l’invito che vi rivolgo : Assaporate questo gusto nuovo della vita! Rendetela dolce con il vostro amore e credete in Dio che è l’origine e l’ideale di ciò che perseguiamo!
Lunedi e martedi celebreremo il perdono di Assisi, e voglio riportarvi questa breve poesia di Alda Merini che racconta l’amicizia vera tra San Francesco e Santa Chiara
Così come comincia il giorno
comincia la visione del tuo volto, Chiara.
E mai donna fu più contenta
di essere vicina e lontana da Dio
nello stesso momento.
Come tutte le donne
la bramosia del tuo ventre,
la mia bramosia,
non sono che lupi affamati
che chiedono di divorare
la carne del mio Signore.