sabato, 23 Novembre 2024
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omelia domenica PENTECOSTE – ANNO c (domenica 5 giugno 2022)


La domenica di Pentecoste è una delle domeniche più importanti dell’anno.
È quella domenica in cui la Chiesa ci invita a riscoprire un’essenzialità unica nel cammino della fede.
Come dice San Paolo nella lettera ai Galati:
” E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me”.
È la Grazia dello Spirito Santo che ci salva, ci pone di fronte alla realtà e fa si’ che la nostra fede diventi viva.
Anche il Papa in una catechesi riportava:
” Siamo giustificati per fede, ma senza le opere quella grazia è come messa sotto terra”.
Le opere della fede vivono se prima abbiamo e rafforziamo questo legame con Cristo.
Con il dono dello Spirito Santo che viviamo in particolar modo nella partecipazione assidua ai sacramenti, rafforziamo il nostro cammino.
Pensiamo a tutte le volte che dobbiamo prendere una decisione.
L’uomo nella scelta è sempre confuso, tende sempre al male minore e ad una scelta meno impegnativa. S’ incammina verso la strada in discesa.
Ma Cristo ha compiuto una salita al Calvario e con quel dono della croce ha effuso per noi il suo amore.
San Paolo lo riporta in una delle espressioni di fede più belle:
” Sono stato crocifisso con Cristo e non vivo più io, ma Cristo vive in me”.
Senso di appartenenza unica con Cristo.
Lo Spirito Santo fa sì che noi cristiani diventiamo Chiesa.
“Come un mulino senz’acqua, così è l’uomo senza lo Spirito Santo” .
(Beato Notker)
La Chiesa nasce proprio nel giorno di Pentecoste. È il segno visibile della presenza di Cristo.
“Cristo è presente secondo la modalità che Lui ha creato: la compagnia degli uomini che Egli afferra e immedesima con Sé. Questa compagnia è Cristo oggi nella sua realtà umana, è il Corpo di Cristo che si rende presente, che si vede con gli occhi.”(Don Giussani)
Noi siamo quella presenza di Cristo nel mondo e perché il mondo ci riconosca, viviamo nel cammino della nostra fede quello che Gesù ha offerto in dono ai suoi apostoli nell’ultima cena:
” Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».(Vangelo Giovanni)
La Grazia dello Spirito santo è come il cemento che lega i mattoni per costruire una casa, una vera Chiesa, una diversità di carismi che ci unisce.
Non dividiamo ciò che Dio ha unito!
Platone scriveva:
”Non lasciare crescere l’erbaccia sul cammino dell’amicizia”.