Da dove nasce la forza della fede per vivere il sacrificio come lo è stato per sant’Agnese e per tutte le altre sante vergini martiri?
Dal vivere la preghiera come strumento di vita, attraverso quella strada che conduce i nostri passi nella certezza di non inciampare perché sorretti da Cristo.
Anche Papa Francesco, riguardo al valore della preghiera, diceva:
«La preghiera, davanti a un problema è aprire la porta al Signore perché venga. Perché Lui rifà le cose, Lui sa arrangiare le cose, risistemare le cose. Pregare è questo: aprire la porta al Signore, perché possa fare qualcosa. Ma se noi chiudiamo la porta, il Signore non può far nulla”.
Aprire la porta del cuore, cioè, far sì che Cristo diventi non una parte della tua vita, ma che sia tutta la tua vita. Fare un cammino in avanti.
Abbiamo iniziato da poco l’anno nuovo. Bisogna vivere con speranza ciò che verrà, pensando non solo alla pandemia, come se fosse l’unico dramma, ma senza dimenticare tutto il resto.
La fede è sempre quel continuo domandarsi il perché delle cose e nello stesso tempo come si possa essere risposta.
Si può essere santi anche in tenera età, come lo e’ stato per Agnese appena dodicenne.
Dio sceglie il piccolo per confondere il forte, perché in Lui tutto si capovolge.
La grandezza dell’amore che Egli offre, non è solo quella consolazione del dire “Vai avanti” ma altro: E’ una compagnia vera perché si guarda avanti insieme.
Dio si fa meta lungo il nostro pellegrinaggio terreno. Solo così l’uomo acquista fiducia in Lui:Nell’essere certi di una risposta al perché del senso delle cose.
San Gregorio di Nissa, a proposito dei pellegrinaggi, egregiamente dice: «Col cambiare il luogo non ci si avvicina di più a Dio». Ahimè, questo non è che troppo certo. A Dio non ci si avvicina che col cambiare sé stessi”. (Søren Kierkegaard)
Cosa sta cambiando in noi?
La certezza che Dio esiste oppure il contrario?
Perché le difficoltà della vita ci portano a questo?
Ci trascinano lontano da Colui che ci ama. Ci si lascia prendere dalle passioni di questo mondo o dalla giustificazione della pigrizia.
La fede è questo mettersi in gioco con noi stessi e con Dio che
chiama la nostra coscienza a scuotersi e a chiedere a Colui che ci ama la certezza che la strada, anche quella del martirio, non è la conclusione di un viaggio ma il pellegrinaggio all’appartenere alla pienezza del Suo cuore.
Tenera donna, anzi ragazza, con la tua dolcezza, guidaci a capire che l’umanità ritrovi quel vigore per vivere la fede nella purezza della vita!
Anche santa Maria Goretti, ragazza dei nostri tempi, rifiutò la violenza con la vita. Anche le donne profughe e vittime della schiavitù, trascinate in un turbine di violenze, sono state costrette a diventare corpi usati.
Dio accolga le nostre preghiere che eleviamo per intercessione di sant’Agnese, affinche’ tutte la ragazze del mondo vivano un pellegrinaggio unico nel camino della fede.
Infine una preghiera esemplare è rivolta a tutte le ragazze giovani che vivono il cammino della consacrazione totale a Dio.