Quando ero studente facevo questo errore. Alla domanda cos’è la
vocazione, rispondevo: ”Realizzare se stessi, raggiungere ciò che si desidera”.
Una risposta errata perché poi ho compreso che vocazione non è
aggiungere ciò che desideriamo perché poi c’è il rischio che rimarremmo
delusi, ma perché non comprendiamo che la vocazione è un invito di Dio.
Non una strada tua ma Sua.
Il desiderio vero nasce da un vero senso di appartenenza a Lui e se
appartiene a Lui, allora viviamo ciò che è reale con una vera intensità,
come se ogni respiro è un tutt’uno con Dio.
“I santi sono gli unici uomini veramente e pienamente realizzati”. (Raniero Cantalamessa)
Quella pienezza non è un momento.
Pensiamo ai martiri. La loro donazione della vita, non è un momento ma
tutta una vita che ci conduce a quel momento.
Penso in particolare alla storia di san Massimiliano Kolbe.
Associamo la sua intera vita solo al momento in cui si offrì di prendere il posto di un padre di
famiglia, destinato al bunker della fame nel campo di concentramento di Auschwitz.
Tutta la sua vita è stata vissuta nell’intensità di amare Dio e la Madonna
in particolare.
La vocazione alla santità è offerta a noi già dal sacramento del Battesimo.
Dio ci dona lo Spirito Santo per vivere la strada che ci pone davanti, come
santuario in cui celebrare la nostra lode a Dio che è Padre della vita.
Non è affatto presunzione il voler farsi santo; è presunzione il confidare nelle proprie forze. (Giuseppe Allamano)
Non diveniamo ciò che siamo con la nostre forze. Come dicevo
prima”raggiungere ciò che ci piace” nel vivere con lo sguardo a Cristo, noi
diveniamo operatori di pace, miti, testimoni della giustizia divina,
misericordiosi,ecc…
Questo divenire giorno dopo giorno che viviamo nella realtà quotidiana, ci
farà essere quella differenza che cambia il mondo.
Si è differenza, se prima viviamo un’appartenenza con Dio che santifica le
nostre azioni.
La preghiera per i santi è stata, innanzitutto, l’alito nuovo dello Spirito a
spingere in avanti la barca della Chiesa.
Ricordate quando nella festa del sacro Cuore di Gesù, vi è stata
consegnata quella preghiera legata ai cuori di Gesù e Maria?
In quella occasione vi dicevo che il cartoncino della preghiera dell’offerta
della giornata al cuore di Gesù è come una vela che spinge in avanti.
Il soffio dello Spirito Santo che noi invochiamo ogni giorno, fa sì che la
nostra vocazione si realizzi in Colui che è Padre della vita.
“Benedico il buon Dio dei santi sentimenti che ti dà la sua grazia. Fai bene a non incominciare mai nessuna opera senza aver prima implorato l’aiuto divino. Ciò ti otterrà la grazia della santa perseveranza”.
(S. Pio da Pietrelcina)