mercoledì, 15 Gennaio 2025
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omelia domenica 11 luglio 2021 (15^ domenica del tempo ordinario anno B)


Il vangelo di questa domenica Gesù, come ha fatto con i discepoli, invita concretamente anche noi a portare l’annuncio:
”Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri”.
Il Signore fa una proposta. Ci invita non solo a seguirLo ma anche a condividere il messaggio.
Un vero discepolo ha questa caratteristica.Non si chiude in se stesso, riducendo la fede ad un fatto personale. L’incontro con Cristo è un cambiamento radicale della tua vita. Quell’eccezionalità ha trasformato il tuo essere uomo di fede.Comunica questa bellezza.
Fallo nella certezza della Sua provvidenza. Dio ti offre ciò che è necessario.Ti offre il “viatico”, l’eucarestia per rafforzare il tuo mandato missionario:”E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche”.
Non c’è bisogno di riportare l’esperienza di tanti santi missionari per comprendere questa missionarietà che fa parte della nostra fede già dal dono del Battesimo.Mi piace riportare la gioia ed anche la domanda che mi pongo quando leggo testimonianze di famiglie, in particolare di quelle del movimento neocatecumenale che lasciano tutto e si trasferiscono in altre nazioni per portare l’annuncio del Vangelo.
E’ un mettersi in gioco non più individualmente ma come compagnia
Un sacerdote spagnolo scriveva:”Perché il mondo cambi, io Jesus Silva Mendez, ho saputo oggi lavorare senza la rete del circo?”.
Ho posto la mia fiducia in Colui che può tutto?
Il vangelo riporta un passo che mi ha sempre fatto riflettere. Mai cadere nell’errore di giustificarmi quando si incontra un muro di indifferenza dall’altra parte. Questo passo è:” E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
L’adesione a Cristo deve essere libera e incondizionata e non un compromesso della fede.
Lo abbiamo visto in questo ultimo anno e mezzo e lo sarà ancora dopo.
Noi confidiamo in Dio affinchè tutto ciò ci porti a valorizzare il tempo presente, a tagliare o a ricucire e, soprattutto in noi stessi cristiani praticanti, a risvegliare il senso della missione.
«Il deserto ti spoglia. Ti riduce all’essenziale. Ti priva del guardaroba. Ti toglie di dosso gli abiti che finora hai considerato come assoluti, e ti fa capire che la tua identità va ben oltre le livree dell’apparenza».(Don Tonino Bello)