venerdì, 22 Novembre 2024
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Il cespuglio spinoso – Don Bruno Ferrero

Era cresciuto sui fianchi del monte e si era inebriato di aria e di sole.
Ma dopo i primi tempi in cui era un germoglio verde tenero,
i suoi rametti contorti e sgraziati
si erano coperti di spine sgradevoli ed appuntite…

Era detestato dagli uccelli e dalle pecore, alle quali senza volerlo
strappava bioccoli di lana quando lo sfioravano.
Perfino le capre, che non sono schizzinose
e brucherebbero anche le pietre, lo evitavano.

Gli altri cespugli e gli arbusti sfoggiavano fiori e foglie,
e taluni perfino frutti.
Il povero cespuglio spinoso produceva solo spine…
Il vento della sera gli portava il disprezzo e la derisione delle altre piante.

Ma quando Dio volle parlare a Mosè,
scelse l’umile cespuglio spinoso sui fianchi della montagna.
E il cespuglio divenne il trono di Dio, splendente più del sole,
ardente di luce e di fuoco,
come se ognuna delle sue spine si fosse trasformata
in una pietra preziosa dai mille riflessi di luce purissima.