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omelia 1^ comunione 6 giugno 2021

CORPUS DOMINI 1^ COMUNIONE 2021
Dopo tanti anni, oggi si celebra la festa della Prima Comunione, una festa che noi adulti ricordiamo.
Proprio in quella giornata si celebrava la festa del “Corpus Domini”- Corpo del Signore.
E’ il giorno più bello per ricevere Gesù Eucarestia.
L’Eucarestia è il dono più bello che il Signore ci ha dato.
“L’Eucaristia, sebbene costituisca la pienezza della vita sacramentale, non è un premio per i perfetti ma un generoso rimedio e un alimento per i deboli”.PAPA FRANCESCO
Ci viene dato questo dono come alimento, cioè, come sostegno per camminare nella fede.
Molte volte pensiamo che la cosa più importante della fede sia sempre il fare, ma rischiamo di dimenticare il perchè di questo fare.
Abbiamo bisogno dell’Eucarestia per vivere la carità.
Riceviamo l’Eucarestia per fortificarci nella fede. Senza saremmo come tamburi che non suonano, cioè, sono solo apparenza.
“L’Eucaristia è Gesù stesso che si dona interamente a noi. Nutrirci di Lui e dimorare in Lui mediante la Comunione eucaristica, se lo facciamo con fede, trasforma la nostra vita, la trasforma in un dono a Dio e ai fratelli”.(Papa Francesco)
Spesso noto che tanti fanno l’errore di ripetere solo alcune frasi del Papa, ritagliando di qua e di là e poche volte riprendono l’essenziale, il “perché” e da dove nasce la fede nell’operare la carità.
Gesù ci invita a condividere con Lui il dono del ringraziamento.
Eucarestia significa appunto ringraziamento.
Noi ringraziamo per il dono della Sua Presenza nella nostra vita.
Cosa diciamo di più bello ad una persona che amiamo?
”Grazie di esistere”.
L’esistenza di Dio noi la tocchiamo, la sentiamo, l’ascoltiamo ogni volta che partecipiamo alla Messa.
Se tutto si conclude ad oggi, allora saremo ingrati, saremo come quei fanciulli che ricevono il regalo, dicono grazie (perché glielo impongono i genitori) e poi lo mettono in un angolo, perché tanto ne hanno altri di regali, dimenticando che questo regalo è unico.
Perché noi adulti abbiamo imparato l’importanza anzi la necessità di venire a messa ogni domenica?
Perché abbiamo bisogno di essere amati.
Quando uno è amato, diventa umile, diremmo che si lascia “educare” come facciamo noi con i nostri genitori, perché sappiamo che colui che ci educa, ci vuole veramente bene, anzi, ci ama.
Noi nell’Eucarestia impariamo ad essere come il pane.
Ve lo spiego con questa preghiera
Farsi pane
R. Prieto
Può essere bello, ma non è certo facile farsi pane.
Significa che non puoi più vivere per te, ma per gli altri.
Significa che devi essere disponibile, a tempo pieno.
Significa che devi avere pazienza e mitezza, come il pane
che si lascia impastare, cucere e spezzare.
Significa che devi essere umile, come il pane,
che non figura nella lista delle specialità;
ma è sempre lì per accompagnare.
Significa che devi coltivare la tenerezza e la bontà,
perché così è il pane, tenero e buono.