DOMENICA DELL’ASCENSIONE – ANNO B 2021
La domenica dell’Ascensione, noi la colleghiamo al pellegrinaggio diocesano al santuario della Madonna delle Grazie.
Questo in un certo senso ci può aiutare a comprendere il collegamento della festa di oggi con la festa dell’Assunzione di Maria del 15 agosto.
La festa dell’Ascensione ha una certa incidenza nell’anno liturgico.
In alcune nazioni ancora è rimata festa civile e si celebra di giovedì.
È la festa che ci prepara a domenica prossima, alla festa di Pentecoste.
Gesù ascende al cielo e siede alla destra del Padre: ” Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio”.
L’Ascensione ci indica la via della salvezza, come Maria nell’assunzione in cielo.
“La Sacra scrittura è l’indicatore stradale: Cristo è la strada”.(Soren Kierkegaraard)
Questa Via ci fa comprendere la Sua figliolanza divina.
Gesù è Dio, Gesù è il Cristo.
Nell’Ascensione noi viviamo questo dono che viene, anzi, avviene.
Ci consegna il dono di essere Chiesa.
Non è un distacco, anzi ora, come gli Apostoli, comprendiamo che la Sua presenza è più vera di prima, una presenza divina e non un uomo che ha formato un gruppo o, per usare un termine di oggi, “ un’associazione o una fondazione onlus”.
Questa presenza che viene a noi, è la Grazia, è tutto ciò che ci rende Chiesa.
Nell’Ascensione inizia la missione della Chiesa:
” Allora essi ( gli apostoli) partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
Perché iniziano la missione dopo l’Ascensione?
Hanno acquisito la certezza che Gesù è Dio, è il Messia.
Non hanno la “parola” di un uomo, ma la Parola di Dio:
” Riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra».(prima Lettura)
Noi annunciamo questo: Che Cristo è risorto, che Cristo è la salvezza.
L’eucarestia è il pane per la vita eterna non il pane per soddisfare il corpo umano, le esigenze di questo mondo.
Cerchiamo sempre in Alto.
Come scriveva Giuseppe Ungheretti”Chiuso fra cose mortali – anche il cielo stellato finirà- perché bramo Dio?”