Solo riscoprendo ogni giorno il dono dell’Eucarestia, vivremo ogni giorno questa Grazia che ci viene offerta da Dio, come viatico nel cammino della nostra fede.
“Nell’Eucarestia Gesù non dona un pane, ma il pane di vita eterna, dona Se stesso, offrendosi al Padre per amore nostro. Ma noi dobbiamo andare all’Eucarestia con quei sentimenti di Gesù, cioè, la compassione e quella volontà di condividere. Chi va all’Eucarestia senza avere compassione dei bisognosi e senza condividere, non si trova bene con Gesù.” (Papa Francesco)
Occorre riscoprire questo dono, prepararsi al riceverlo nella nostra vita non con un fare superficiale, come può avvenire spesso in occasioni come funerali o altre occasioni. Si insiste sulla necessità della confessione prima di ricevere l’Eucarestia, affinché possiamo amare sempre più questo dono che Dio ama donare nell’offrirsi nel suo copro e sangue.
“Nell’Eucarestia si comunica l’amore del Signore per noi: Un amore così grande che ci nutre con Se stesso: Un amore gratuito, sempre a disposizione di ogni persona affamata e bisognosa di rigenerare le proprie forze”.(Papa Francesco)
Senza questa “fame” vera, questo desiderio di incontrarsi con Dio, l’uomo rimane come uno che vaga nel deserto, in cerca di chissà cosa, ma sempre errante.
Perché preoccuparsi del domani, se io oggi vivo la compagnia che mi offre la sua presenza nell’oggi e, quindi, è il sostegno sicuro a ciò che sarà?
Dio è fedele in questa compagnia. Si offre a me in particolare. Lo riconosco nel dono del pane e del vino, nel dono del suo corpo e del suo sangue e vivo di questo viatico che mi sostiene e mi protegge.
Non bisogna limitarsi, come spesso avviene, ad un qualcosa di esterno che possa essere anche una devozione alla Madonna e ai santi. Se non è sostenuta dalla comunione eucaristica, è come vivere un cammino ma non avere con sé lo zaino in cui saper ritrovare la Grazia del vivere.
Abbiamo bisogno di saper dove andare. Come dicevo prima, senza saremo “erranti in un deserto”.
Nell’opera di “Alice nel paese delle meraviglie” c’è un passo che ci può aiutare:
“Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero.
- “Che strada devo prendere?” chiese.
La risposta fu una domanda: - “Dove vuoi andare?”
- “Non lo so”, rispose Alice.
- “Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza”. (LEWIS CARROLL)
Il dono della Comunione è la Grazia che ci indica non solo la via, ma anche il sapere dove andare e il perché.
La Sua compagnia diventa sostegno nel nostro cammino, come recita il salmo del Buon pastore” Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome”.
Certi della sua Presenza, viviamo il cammino della fede nella realtà che ci appartiene perché essa è la strada che ci conduce a Colui che ci ama di un amore eterno che solo Dio Padre sa dare.
Dove incontrare Cristo? Nella semplicità di tutti i giorni.
Così scriveva il Beato don Giacomo Alberione:”Si moltiplicano stampe, discorsi, proposte iniziative, fatiche, spese… Ma Gesù si trova sempre come l’hanno trovato i pastori ed i Magi.“