Credo che… oltre ad indignarsi… in maniera a volte spropositata… per la mancata riapertura al culto delle nostre chiese… sia altrettanto importante e urgente da parte di tutti noi…dedicare un po’ di? tempo a riprendere in mano il Vangelo. .. a togliere la polvere che i secoli gli hanno depositato addosso… Ma a chi non manca quella sensazione meravigliosa come la partecipazione all’Eucaristia?… Nel frattempo… usciamo dalle sacrestie e impegniamoci a scuotere le coscienze? (la mia in primis) dei fratelli che incontriamo… e cerchiamo di spostare le sue pagine dalla? sfera delle cose doverose… ma inutili in cui le abbiamo posate…? Prodigandoci a rimetterlo al centro delle nostre scelte quotidiane…? E non dimentichiamo che stiamo parlando di rimanere senza partecipazione attiva alle celebrazioni per un breve periodo… non di tutta la vita… Credo anche… come non mai… che in questo periodo l’azione pastorale di tanti sacerdoti sia stata ancor più forte… Questo non significa che… quando le condizioni sanitarie lo permetteranno… non si debba tornare alle celebrazioni con il popolo… ma penso che questo periodo ci abbia aiutati… e ci aiuti a riscoprire il senso più vero della preghiera… e anche della partecipazione tramite i mezzi di comunicazione… Ho visto tantissimi non credenti rimanere toccati… dalla grande preghiera di Papa Francesco in una piazza San Pietro deserta quel 27 marzo… quella è la sorgente a cui tutti dobbiamo attingere per rinsaldare la nostra fede… Per riscoprire l’ebbrezza dell’essere Chiesa…? ricordo le parole di Papa Francesco sulla messa senza fedeli «non è la Chiesa: questa è la Chiesa di una situazione difficile, che il Signore permette, ma l’ideale della Chiesa è sempre con il popolo e con i sacramenti. Sempre»… Continua ancora il Papa… <>…